Citazioni, Aforismi e Frasi celebri

Phantoms & Monsters

Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Phantoms & Monsters – Speriamo che esistano, altrimenti siamo fregati

Emanuele Conte - Phantoms & Monsters

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#Fantasmi
Immaginate che non esistano più i fantasmi né i mostri, non esisterebbero più le favole, le fantasie, la suggestione e forse nemmeno l’aldilà.


L’aldilà deve esistere, altrimenti da dove arriverebbe la musica, da dove arriverebbe l’ispirazione, da dove arriverebbe l’amore e con lui il mostro della separazione.


C’è un fantasma che a volte è gradito, soprattutto quando, in certi momenti, c’è bisogno di restare soli, magari per riflettere o semplicemente per apprezzare le forme degli oggetti, guardare i muri di una stanza, ascoltare il silenzio. Questo fantasma si chiama solitudine, ma è un amico solo se viene a trovarci ogni tanto e soprattutto se si ferma poco.


Il fantasma gradevole dello stare un po’ da soli, quando si ferma troppo a lungo e con l’andare del tempo, il variare delle stagioni e il maturare degli anni, si trasforma e diventa uno spettro spaventoso, un mostro che azzanna alla gola solo al pensiero che possa essere l’ultima compagnia di giorni che scorrono tutti uguali verso la fine di un libro.


Il fantasma pagliaccio è quell’atteggiamento che assumiamo quando vogliamo attirare l’attenzione, quando abbiamo bisogno di coltivare degli interessi.
Il fantasma pagliaccio ha anche molti soprannomi: opportunismo, piaggeria, adulazione.
All’inizio, il fantasma pagliaccio è divertente, con lui ci si può truccare, dipingersi di tanti colori dietro ai quali celare il nostro volto, lo si fa con estrema facilità.
C’è il rischio però che il trucco del fantasma pagliaccio si fonda con la nostra faccia facendoci applaudire per sempre da un pubblico che si aspetta di sorridere continuamente al nostro passaggio, anche quando non abbiamo più voglia di scherzare.
A volte il fantasma pagliaccio si impossessa delle persone, lo ha fatto con gente di tutte le epoche, dall’amico non sincero all’affarista senza scrupoli, al dittatore che si crede eterno, al bugiardo che promette sapendo di non mantenere la parola data.
Quando siamo pagliacci e non stiamo recitando, rubiamo la scena a chi fa il pagliaccio di professione o per arte, persone che di solito non hanno molta voglia di ridere ma sanno far ridere con la stessa capacità di un attore che dal proscenio arriva fino alla linea della ribalta per ricevere un altro fragoroso applauso, andando con entusiasmo fino al limite del golfo mistico, dove grandi musicisti suonano Vivaldi.


Il mostro sbattuto in prima pagina – spesso a torto -, il mostro dal viso sfigurato, il mostro dalle fattezze informi. Sono molte le storie di mostri, persone addirittura definite “bestie”, anche se sappiamo benissimo che la bestia o il vero mostro di solito si veste in giacca e cravatta, dà la mano, ha modi educati e poi ti fa soffrire veramente.


I fantasmi di solito girano nel cuore della notte, e nel cuore della notte incontrano molta gente: chi lavora di notte, qualche tipo strano, qualcuno che esercita, chi vagabonda, chi sta vivendo belle avventure e chi piange per quello che ha perduto proprio in quella notte, e altri che aspettano di ritrovare qualcosa o qualcuno passata la nottata.
Di notte girano i furfanti, i cuori solitari, i balordi e tutti danzano insieme ai propri fantasmi.


I fantasmi vengono da tanti posti: dal passato, dal futuro, da un altro mondo e a loro concediamo il potere di regalarci l’angoscia.
Esistono poi fantasmi trasparenti, e di solito sono nel presente, vicino a noi, negli stessi posti dove andiamo o da dove veniamo, si sbracciano, ma non li vediamo, urlano, ma non li sentiamo. Sono presenze che diamo per scontate, ci mancheranno solo quando non ci chiederanno più di tendergli la mano.


Ci sono fantasmi a noi cari, sono persone delle quali vorremmo sentire ancora il suono della voce, persone che sono impresse nella nostra mente, e se stiamo in silenzio e ascoltiamo attentamente, loro possono ancora parlarci.


#Maschere
La maschera è una delle più colorate manifestazioni dell’essere umano.
Ogni giorno molti portano una maschera, certi per ingannare il prossimo, moltissimi altri celano il proprio volto per non mostrare le ferite.
Molte persone non usano mascherarsi, si mostrano con orgoglio sempre e ovunque, perché differente non è peggio, spesso è meglio.


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