Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Circle – Tutto corre lungo, dentro o fuori dal nostro cerchio”
Il cerchio della vita, per quanto simbolico o immaginario sia, è più reale della vita stessa, perché tutto cambia girando nel tempo, nello spazio e nei pensieri degli esseri umani.
La vita non può che girare intorno ai sentimenti,
anche se a volte lo si nega o si vuole solo dimenticare,
ma inevitabilmente e ostinatamente i sentimenti ti accerchiano
soffocando la mente.
L’amore è uno dei sentimenti che può essere meno ospitale di un girone infernale.
L’amore può far male più delle pietre, più della gente, più di un ladro o di un truffatore, ma allo stesso tempo l’amore è una meravigliosa pena alla quale ci si fa condannare volontariamente, e per quanto si cerchi di vederne una ragione, questa non esiste…
è come una ruota che gira di continuo cercando il suo inizio o la sua fine.
La luce della luna quando completa il suo cerchio dura poco, giusto il tempo di una serenata, ma in quelle cicliche serate l’illuminazione è talmente intensa da trasformare la notte in giorno, gli abbracci in baci, e i licantropi in uomini lupo.
Le intese perfette sono più uniche che rare, ma quando scattano rendono il tutto più facile, più avvincente e a volte quasi incredibile.
Le cose incredibili popolano i sogni di tante persone e hanno lo stesso fascino del cerchio di Giotto o di una rosa nel deserto.
Le intese perfette, nella storia e ancor più nei romanzi, sono spesso state ostacolate dall’invidia, dall’avidità, dalla sete di potere, dal pregiudizio, perché quando il male riesce a chiudere il suo cerchio, sono sempre i cuori più semplici a restare intrappolati.
Il cerchio di ogni individuo include sempre anche gli altri… è inevitabile, perché nel cerchio le porte si aprono da sole e fanno entrare persone speciali, amici sinceri, compagni divertenti, affetti unici, ma anche gente sgradevole, menti malvagie, portatori di guai, e anche se i conti con loro non torneranno mai, supererai tutto perché l’amore per la vita e per le persone che ti stanno a cuore è più profondo.
I cerchi sull’acqua sono come degli specchi misericordiosi, quando ti affacci ti vedi come sei ma presto sparisci, naufragando fra le onde concentriche che si espandono partendo dai tuoi desideri.
Siamo tutti satelliti di qualcuno, anche se non ci crediamo, giriamo intorno a soli che non sempre abbiamo scelto, a volte riscaldandoci, altre volte ci si brucia, ma spesso si resta insieme volentieri fino alla fine del del giorno.
Sembra facile restare al centro del proprio cerchio, e spesso lo è, ma non sempre.
Facciamo tutti parte di un ciclo di eventi che avvengono in seno all’universo che ci circonda, e nel mentre il tempo scorre durante un viaggio la cui meta per noi rimarrà comunque un mistero, contemporaneamente siamo talmente vivi da lasciarci assediare dolcemente e senza paura, dalle vibrazioni della musica… ed è come ascoltassimo la voce di un dio che parla in una delle sue lingue e lo fa suggerendo note a un compositore di musica che pur essendo sordo lo può sentire.