Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Dreamers – sognatori oltre il tempo e le stelle“
I sognatori sanno aspettare, perché è nell’attesa che la pazienza li fa sognare.
Sognatori: persone che vanno oltre il tempo, fino ad arrivare alle stelle, anche quelle irraggiungibili.
I sognatori sono persone strane, vanno in giro anche quando c’è il temporale.
Camminano anche contro il vento che appiattisce i vestiti sul loro corpo, incedono a fatica, ma con la mano reggono saldamente in testa il loro cappello.
Il cappello gli serve! Perché passate le nuvole nere, il tempo volgerà inevitabilmente al bello, e potranno salutare le nuvole bianche del mondo vecchio che riemerge.
I sognatori possono parlare con tutti persino con Dio o a qualsiasi essere o cosa in cui credono.
Gli raccontano dei cuori spezzati della gente e a volte anche del loro.
I sognatori sognano e nei loro sogni si può parlare a chiunque, che senz’altro starà ad ascoltare.
I sognatori vedono l’altra faccia del mondo ed è reale, è quella che magari facciamo fatica a vedere, quella che spesso ci viene a trovare nei sogni, quella dei muri abbattuti, degli abbracci e dell’annullamento delle distanze.
I sognatori aiutano il mondo!
Quando i sogni sono confusi il cammino è senza meta, l’oscurità si fa avanti e la luce della luna non basta a rischiarare la strada.
Più avanti, le sagome dei dubbi si stagliano muovendosi tra gli alberi, ed è proprio allora che serve qualcuno che ti dia una piccola candela che illumini.
Ci sono persone che sognano e fanno sognare per professione, sono gli scrittori, i pittori, gli artisti e chi fa il cinema; sognatori che possono sognare qualsiasi cosa e la fanno sembrare realtà, almeno per un po’.
Criticare i sogni non si può, anche se sei un uomo di mondo e giri i sette mari alla ricerca di qualcosa, alcuni di loro vogliono usarti e altri vogliono essere usati da te. I dolci sogni sono fatti di questo, lo dice Marilyn Manson.
Continuare a sognare vale sempre la pena, anche nei momenti più difficili, mai smettere! Perché senza, prima di averlo sognato, nulla si può realizzare.