Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Lost And Forgotten”
Oggi ascoltiamo di strade, persone e cose smarrite o scordate, sapendo che non tutto si perde e si dimentica veramente.
Le cose si perdono e si ritrovano, come all’ufficio oggetti smarriti; si buttano e si riprendono. E quando in una vecchia scatola ritrovi il sorriso sereno che da una cornice originale strizza gli occhi al sole, allora ti accorgi che siete in due, perché sorridi anche tu.
Non la dimentichi una faccia sorridente che ti aspetta all’uscita della scuola, non lo dimentichi uno sguardo innamorato che ti osserva mentre scendi dal treno alla stazione e poi un viso sorridente che ti aspetta a casa.
È allora che ti accorgi di essere fortunato e di non vivere all’ufficio oggetti smarriti, e anche se qualche volta sei stato riposto in uno scaffale la polvere non ha fatto in tempo a ricoprirti, perché è arrivato qualcuno che ti ha chiamato per nome.
In amore ci si perde, in qualcuno ci si perde e non si dimentica mai nulla.
A volte ci si perde proprio con poco, a volte ci si perde anche per paura di restare soli.
E questo succede spesso in amore.
Vivo la vita e mi comporto come voglio, perché la vita che ho è una sola e le occasioni, spesso, non si presentano più di una volta. Puoi dirmi tutto quello che vuoi, tanto le tue parole sono destinate a scomparire e a perdersi nel tempo, ad essere dimenticare.
A volte ci perdiamo nelle nostre convinzioni e cerchiamo di convincere anche gli altri di quello che crediamo di essere.
Anche se siamo persone e tendiamo a perderci, a non ricordare, ci sono voci e volte che per quanto ci sforziamo non dimentichiamo mai. E non sono sempre facce gradite.