Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde, noto come Oscar Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900), è stato uno scrittore, aforista, poeta, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese dell’età vittoriana, esponente del decadentismo e dell’estetismo britannico.
Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma sostanzialmente molto raffinata e incline alla ricerca del bon mot (della “battuta” di spirito), con uno stile talora sferzante e impertinente egli voleva risvegliare l’attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione. È noto soprattutto per l’uso frequente di aforismi e paradossi, per i quali è tuttora spesso citato.
Nato da famiglia irlandese, trasferitosi poi in Inghilterra, l’episodio più notevole della sua vita, di cui si trova ampia traccia nelle cronache del tempo, fu il processo e la condanna a due anni di lavori forzati per «gross public indecency», come era definita l’omosessualità dalla legge penale che codificava le regole, anche morali, riguardanti la sessualità. Wilde, già sposato, perse inoltre la possibilità di vedere i due figli. Dovette abbandonare la Gran Bretagna per l’Europa continentale. Morì in Francia per meningoencefalite, dopo essersi convertito in punto di morte alla religione cattolica, a cui da tempo si sentiva più vicino.
Le sue opere, tra le quali – in particolare – i suoi testi teatrali, sono considerate dai critici dei capolavori del teatro dell’Ottocento.
(Fonte Wikipedia)
A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra è ottenerlo. Questa seconda è la peggiore, la vera tragedia.
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.
A volte penso che Dio, nel creare l’uomo, abbia leggermente sopravvalutato le proprie capacità.
Agli esami gli sciocchi fanno spesso domande a cui i saggi non sanno rispondere.
Al giorno d’oggi i giovani immaginano che i soldi siano tutto, e quando diventano vecchi scoprono che è così.
Alle anime superficiali occorrono degli anni per liberarsi di un’emozione.
Amare sé stessi è l’inizio di un idillio che dura una vita.
Amo molto parlare di niente. E’ l’unico argomento di cui so tutto.
Amo recitare. È molto più reale della vita.
Avere avuto una buona educazione è un grande svantaggio. Ti esclude da tante cose.
Bisogna essere seri almeno riguardo a qualcosa, se si vuole avere divertimenti nella vita.
Bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti.
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé.
C’è sempre qualcosa di ridicolo nei sentimenti di chi non si ama più.
C’è una sola classe della umanità che tiene al denaro molto più dei ricchi: i poveri. Il povero non può tenere ad altro. Questa è la miseria di essere povero.
C’è una sola cosa orribile al mondo, un solo peccato imperdonabile: la noia.
Che il vostro cuore sia sempre colmo d’amore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient’altro può portare.
Chi ama una volta sola nella vita ha una natura superficiale. Ciò che alcuni qualificano per lealtà e fedeltà io direi piuttosto apatia dovuto all’uso o all’assenza di immaginazione.
Chi, essendo amato, può dirsi povero?