Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Signals – Segnali visti, lanciati, ascoltati o ignorati”
Sono tanti i segnali che lanciamo, ascoltiamo o ignoriamo, perché lì, da qualche parte, sotto la pelle, ospitati fra il cuore, il cervello e l’intestino, ci siamo noi, bisognosi di comunicare a tutti i costi e con qualsiasi mezzo.
Gli s.o.s. partono da persone che cercano aiuto, siano esse per mare, in aria, in qualche angolo dell’universo o comunque dispersi in mezzo alle difficoltà.
Gli s.o.s. vengono lanciati verso l’ignoto, ma con la speranza che qualcuno li raccolga; a volte sono talmente importanti, personali e desiderosi di cambiamento che il destinatario non può che essere un essere superiore, immaginario, o il desiderio stesso.
La ricerca di aiuto è il preludio alla soluzione dei problemi o alla consapevolezza di doverci convivere.
Lanciare segnali di richiesta d’aiuto è una specialità degli esseri umani, proprio come la volontà di offrire aiuto concreto, e non solo ai propri simili, ma per qualche bizzarro motivo ci sono alcuni che negano anche il più piccolo aiuto agli altri, anche quando potrebbero offrirlo senza particolare sforzo.
Questi “bugiardi” non possono dare una mano, perché quasi sempre le tengono tutte due impegnate per chiedere agli altri sempre più aiuto e ogni attenzione, amando solo se stessi e il loro apparente vantaggio di bugiardi.
Ci sono delle storie che non finiscono mai, anche se i protagonisti se ne sono andati in direzioni opposte, basta solo un cenno, un piccolo dolore o una timida richiesta d’aiuto, che tutto torna di nuovo vivo; perché anche se loro non lo sanno, certi amori sono destinati a vivere per sempre, anche se cambiano indirizzo, pettinatura o modo di vestirsi.
A volte un incontro, anche se casuale, può fare accelerare il battito del cuore.
Quando vedi una persona che per te evidentemente non rappresenta un pericolo come un rapinatore, uno che notoriamente porta cattive notizie, tipo un postino armato di raccomandate, o un tuo detrattore che ti ha preso di punta; ma ti accorgi che in presenza di questa persona il tuo cuore aumenta la frequenza dei suoi battiti, in quel momento ti rendi conto che chiedere aiuto non serve a nulla.
Puoi solo ascoltare il pulsare veloce causato dalle emozioni e andartene, sapendo che la prossima volta, quando rivedrai quella persona, succederà di nuovo.
L’uomo, oltre che essere un campione nel lanciare messaggi, li sa anche ascoltare e comprendere, quando vuole.
Spesso però i segnali che vengono lanciati dagli alberi, dai fiumi, dagli animali, dal cielo e dalla terra, non vengono nemmeno sentiti da lui, perché sono coperti dal rumore della sua avidità.
Per gli esseri umani i messaggi più rumorosi sono quelli lanciati dal cuore.
Il cuore, con il suo battito, dà il ritmo all’entusiasmo, è la colonna sonora dei sentimenti, sottolinea i ricordi… Ma diventa assordante quando le persone si perdono nella paura.
Il cuore dà una forma all’armonia nel susseguirsi dei giorni, e lo fa da subito, appena inizia a vivere, e continua fino all’ultimo momento utile, fino all’ultimo segnale di vita.
Gli occhi lanciano segnali chiari, inconfondibili, perché riescono a dire anche le frasi che non vorresti pronunciare… e se li chiudi, vedrai che sanno anche ascoltare bene la voce degli altri, scoprendo toni che le parole a volte non possono raggiungere.
Il silenzio della pazienza,
una carezza senza parole,
il non andarsene quando si fa buio,
il sorriso della comprensione anche quando è difficile…
Sono segnali chiari, che quello che c’è, è vero e speciale.
Molte persone credono in qualcosa, in qualcuno, in qualche ordine o essere superiore;
altre intravedono qualche strada solo nel cercare vagando, altre ancora ripongono la loro fede nello studio, nel voler capire, per poter avvicinarsi il più possibile alla certezza.
tutti però seminano lungo la strada, segnali di speranza e qualche forma di preghiera.
Certi segnali di paura sono inequivocabili,
e il perseguire, il fare e il cercare continuo delle persone li rendono evidenti.
Chi cerca di essere interessante, chi vede una soluzione del diventare ricco, potente o pensionato; chi cerca sempre una compagnia più giovane, chi desidera tanti figli, chi cerca riparo nel lavoro, chi addirittura va in convento; l’importante è allontanare la solitudine, che mentre scorrono gli anni si avvicina minacciosa.
Ci sono dei segnali inequivocabili che ci fanno capire che il bello e il talento durano per sempre.
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