Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Time”
Il tempo: prezioso, tiranno, galantuomo e traditore.
Il tempo, proprio lui, nascosto nei giorni vissuti in fretta e pesante nei minuti che non passano mai, prezioso più del denaro per chi non ne ha.
Un tiranno che scandisce l’ordine delle nostre stagioni, delle albe e del pieno splendere dei giorni e dei tramonti, galantuomo perché non sa nascondere per sempre i segreti e traditore, perché a volte si allea con la fortuna, altre con la speranza e spesso con l’illusione.
È sempre utile fare buon uso del tempo e in modo particolare quando si vuole iniziare o restare in una storia. È meglio prendersi il tempo necessario per non incasinare tutto.
È sempre opportuno investire nel tempo necessario, soprattutto quando si prendono decisioni importanti, decisioni che possono condizionare la vita.
Il tempo migliore è quello che trascorriamo in famiglia, e per famiglia si intende la partecipazione, la condivisione dei momenti di gioia, o meno, con le persone che amiamo, che ci stimano, che ci fanno stare bene.
Famiglia non significa solo fratelli o parenti; a volte le più belle famiglie non nascono dalla parentela.
Il tempo, questo traditore galantuomo, quando vuole conserva le cose brutte ma anche quelle belle e, come al solito, non sa tenerle nascoste per sempre.
Il tempo passa e per misurarlo si usano i numeri.
Per contare le volte che hai fatto la cosa giusta o quella sbagliata si usano i numeri; per contare i baci, i sorrisi, le carezze, le banconote, i chili persi o presi, i secondi, i minuti, le ore, gli anni, si usano i numeri.
I numeri sono legati al tempo e il primo numero che impariamo è il numero uno.
Le storie delle persone sono tante, come le cose da fare è c’è tempo per tutto, anzi, un tempo per tutto.
Il tempo può essere uno stratagemma, una macchina per andare avanti o tornare indietro nello spazio di una o più epoche. Per il momento ci si può viaggiare con la mente ma non si escludono sviluppi.
L’immagine di Antonio* sempre vicina e tra la gente, incurante del passare del tempo, con la fede che accompagna ogni essere umano. La fede in qualcosa, in qualcuno, in un posto, in sé stessi o in un tempo migliore.
Per questo, da sempre intraprendiamo viaggi anche verso mete sconosciute.
Siamo sempre alla ricerca del tempo delle opportunità, come l’uomo razzo che decolla e va verso lo spazio sconosciuto; con il corpo si fa trasportare da qualsiasi mezzo, si lancia in avanti con orgoglio ma con la mente torna a casa.
* Sant’Antonio
Terra: una discarica di egoismo, arrivismo, prodotti di consumo e la determinazione di emergere a qualsiasi costo e calpestando qualsiasi cosa e chiunque.
Scrittori, sceneggiatori e gente di pensiero da tempo dipingono un futuro dove l’unico messaggio onesto, da lasciare a probabili visitatori extraterrestri che potrebbero esplorare il nostro pianeta fra qualche manciata di secoli, potrebbe essere il seguente: “Attenzione, siamo l’uomo. Attenti, siamo dannosi per chiunque si trovi nel nostro raggio di azione. Interagire con cautela”.
Consumismo, egoismo, arrivismo, assolutismo, menefreghismo, inquinamento, battaglie per tutto quello che non è stato del tutto divorato.