Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Universe“
L’universo pieno di stelle, del niente e del tutto che scorre.
L’universo cantato dai poeti, ragionato dai filosofi e scrutato dall’uomo che per curiosità, timore o fede, senza tregua, cerca di vederne la ragione e si rende conto di trovarsi davanti all’infinito e all’eterno, che non sono solo pensieri inquietanti ma certezze delle quali non riesce ad immaginare la misura.
Tante tribù antiche, per muoversi sulla Terra e trovare ispirazione, guardavano al cielo e sapevano che solo vivendo all’unisono con la natura del loro ambiente e dell’intero universo avrebbero potuto vedere avverarsi i loro desideri di felicità.
Da sempre gli essere umani guardano alle stelle, non solo per trovare la via ma anche per trovare risposte e rassicurazioni, come quando ci si rivolge a un Padre superiore sperando che sia all’ascolto.
Nell’universo, nell’eterno e nell’infinità cerchiamo risposte facendo innumerevoli domande, consumando una quantità esagerata di desideri. Ci rivolgiamo all’universo non smettendo mai di cercare la bellezza e a volte non notiamo che è proprio lì, vicina a noi, riflessa nell’universo intero negli occhi di chi ci vuole bene, di chi sta dalla nostra parte.
Siamo costantemente alla ricerca della bellezza, dell’evoluzione. Vogliamo capire le cose e la nostra sete di esplorazione non si placa mai in tutti i campi, un milione di avventure in ogni tempo, sempre sorretti dalla fede in qualcosa, in qualcuno o in un sogno, in un’idea.
E persi nello spazio continuiamo a cercare senza posa.
C’è un universo che non smette mai di espandersi, i suoi elementi base originari sono sette e si chiamano “note musicali”.
Ma quando gli spazi tra una nota e l’altra e gli strumenti suonati con passione ricombinano questi elementi ecco che nasce una magia.
Questa magia inonda il tempo, lo spazio, l’eterno e l’infinito: è la musica.
La musica fa miracoli, riuscirebbe a fare nuotare una persona anche in mezzo alle sabbie arse del deserto o in un pianeta inospitale.
Non c’è dubbio alcuno, la musica fa miracoli e inonda l’universo intero.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Chissà se è così anche con i pensieri, le parole e la fantasia.
Per compiere il nostro viaggio nel cosmo e nell’infinito siamo stati dotati di un solo biglietto che non è valido in eterno ed è quello di sola andata. Tanto vale godersi il viaggio, sia che andiamo da qualche parte calcando le strade della Terra o che magari viaggiamo con un’astronave interstellare.
Come tutte le storie che si ripetono all’infinito, quando guardi una stella ed esprimi il desiderio di seguire ovunque una persona, è allora che ti accorgi di essere innamorato, ma è troppo tardi per fortuna.