Testi di Emanuele Conte tratti dal programma radiofonico “Words – parole semplici, belle, sputate, sussurrate…”
Le parole sono tante, parole che entrano da un orecchio ed escono dall’altro e parole che si scolpiscono nella mente e nell’orgoglio, parole che ci portiamo dietro per tutta la vita.
Una delle parole più difficili da pronunciare è la parola “Scusa”: scusa non volevo, scusa ho sbagliato, scusa perché…
“Scusa” è una parola che spesso il risentimento, la timidezza, l’arroganza, l’odio e l’orgoglio spingono in fondo allo stomaco.
Questa parola fa sempre fatica a uscire e anche quando sembra che la si stia per pronunciare a volte non esce, perché è bloccata da un nodo in gola.
“Scusa” è una parola che si sente molto poco in giro, la parola “Scusa” in pratica è come un diamante, preziosa e difficile da trovare.
Forse sarà per questo che i bugiardi la pronunciano senza fatica e troppo spesso.
In giro ci sono persone di tante parole, ne vomitano in continuazione e spesso la loro cascata di parole non ti dice nulla.
Le parole possono essere frecce che una volta scagliate provocano ferite inguaribili, oppure possono essere dei sospiri che come insetti molesti, volando nell’aria, possono mettere le persone nella condizione di fraintendere.
Il loro fastidioso e inveritiero ronzio ha un nome: si chiama calunnia.